Industria 4.0
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Cosa si intende per bene strumentale 4.0? Le apparecchiature e le strumentazioni devono rispettare determinate caratteristiche tecniche, in regola con le vigenti normative.
Il centro estetico deve rivolgersi ad aziende che, contestualmente all’acquisto dell’apparecchiatura, possano rilasciare un attestato di conformità con quanto previsto dall’Industria 4.0, che viene rilasciato non dall’azienda stessa, ma da un ente di certificazione accreditato e riconosciuto a livello nazionale. Nello specifico Elits Group ha ottenuto una certificazione di Bureau Veritas, ente notificato riconosciuto per le certificazioni di bene strumentale 4.0.
Ad oggi, un dispositivo per essere riconosciuto come “bene d’industria 4.0” deve avere un sistema di interconnessione alla rete aziendale.
Cosa significa? L’apparecchiatura deve necessariamente avere un collegamento via rete con il sistema informatico del centro estetico, con sistema di monitoraggio continuo in grado di recuperare i dati che l’apparecchiatura può elaborare. L’installazione dell’apparecchiatura deve avvenire secondo le interconnessioni corrette e funzionanti, al fine di soddisfare quanto previsto dalla normativa di Industria 4.0.
Tale certificazione potrà essere richiesta all’azienda che fornisce l’apparecchiatura attraverso l’ente che ha attestato le caratteristiche di compatibilità dell’apparecchiatura stessa, oppure ad un ente terzo (ente di certificazione accreditato oppure ingegnere/perito industriale iscritto al rispettivo albo professionale).
Si parla di “dispositivi 4.0” ma sarebbe più corretto parlare di “ambienti 4.0”, in quanto i dispositivi devono essere predisposti tecnologicamente ad essere introdotti in ambienti interconnessi.
Ma quali agevolazioni fiscali possiamo ottenere?
Per gli investimenti in beni materiali 4.0, la misura del credito d’imposta è diversificata a seconda del periodo di effettuazione dell’investimento e dell’ammontare dell’investimento stesso.
Relativamente ai beni tecnologicamente avanzati, tra cui rientrano i dispositivi di estetica professionale, per gli investimenti effettuati nell’anno 2022:
- 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
- 20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
- 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.
Dal 2023 al 2025:
- 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
- 10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
- -5% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.
Il credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.
Il credito d’imposta è utilizzabile:
- In compensazione, con tributi e contributi, mediante il modello F24
- In 3 quote annuali di pari importo
- Già a decorrere dall’esercizio di interconnessione del bene
Tale credito d’imposta è cumulabile con altre agevolazioni fiscali per acquisti in beni strumentali, dove l’aliquota cambia in base alla provenienza geografica del centro (da un minimo di 10% ad un massimo di 45%).